Basta la salute? 2

La Yulia e’ la nostra amica-figlia bielorussa. La vediamo un mese all’anno. Ha 24 anni e fa l’insegnante di informatica, fisica e astronomia nella citta di Rechitza. Adesso e’, per un mese, con un gruppo di 25 ragazzi in un posto senza radiazioni, lei lo chiama sanatorio: “…Il posto e’ bello, vicino ai laghi. Il villaggio: un buco. Niente internet”. Cosi’, un paio di volte a settimana, ci scambiamo sms. Parla bene italiano ma scrive robe impensabili e fantasiose. Alcuni esempi recenti (N.B. Annamaria un mese fa ha avuto una seria operazione):

sms n° 1…domani facciamo la gita a posto dove c’e’ il corpo di santa Efrosina Polotskaya. Unico che chiedo e’ il salute a voi e a genitori!!!

sms n° 2 …Santuario e’ molto bello 13mo secolo, da piangere, coltivano fin adesso i fiori. Vi voglio tanto bene.

sms n° 3 … Annamaria spero che migliorisci, incontrario non e’ giusto!!!! Cerco senso della nostra vita, ma capisco che senza salute non importano piu’ i soldi, lavoro…


Yulia, non crederci! La salute non e’ la cosa piu’ importante. Il Presidente della Regione Lazio (quella dove c’e’ Roma), e’ un signore giovane, intelligente, sano, probabilmente ricco, ha una bella moglie e una figlia di 8 anni. L’hanno scoperto, mentre “se la spassava” con la cocaina e dei transessuali brasiliani: e’ uscito uno scandalo enorme. Voi, in Bielorussia, avete la Chernobyl delle radiazioni e dei tumori, noi la Chernobyl dell’anima e della ragione. Non sappiamo piu’ cosa e’ vero, buono e soddisfacente. Vogliamo provare tutto, ma “provare” senza giudicare (paragonare l’esperienza con l’ideale) fa soltanto diventare vecchi, solitari e vuoti… non sgamati.

La cultura dominante, quella dei giornalisti, dei professori, degli intellettuali, esalta il piu’ vergognoso naturalismo: vuoi auto, vacanze, sballo? Fai debiti e compra. La moglie ti ha stufato? Piantala. Arriva un figlio non pensato? Buttalo. Per il mio trastullo bramo labbroni, tette e pisello (in un solo corpo). Prenditelo. Non ti piacci, non sei come vuoi? Tranquillo, troveranno un protocollo per una dolce morte. La “tirannia del desiderio”: voglio tutto quello che desidero, non importa se dopo 2 settimane sono piu’ schifato di prima. In 30 anni abbiamo buttato nel cesso la piu’ grande tradizione educativa di sempre: il cristianesimo di Cristo e di quelli che l’hanno vissuto e messo in pratica, per 2000 anni.

Don Gius (il prete che hai imparato a conoscere) ripeteva spesso: “se ci fosse un educazione del popolo, tutti sarebbero piu’ felici”. Una educazione incomincia con uno che, pensando a se’, dice «io sono». Poi, un istante dopo, si accorge che, da solo, non si dà i capelli, i denti, il respiro; non puo’ allungarsi, nemmeno di 30 secondi, la vita. E allora, se e’ un tipo pensoso, se non e’ completamente rincoglionito e confuso, un istante dopo deve riprendersi e dire «io sono… fatto da un Altro». Allora inizia il percorso dell’educazione. Al contrario – come diceva una che la sapeva lunga – “nesssuno impara quello che crede di sapere”.

Vuoi vedere il frutto di una educazione? Leggi quanto scrive questa nostra amica. Vedrai che, se c’e’ un senso, la salute puo’ anche non esserci.

Il mese scorso hanno ricoverato mio figlio in ospedale per fare degli accertamenti relativi alla sua malattia. Sono entrata in ospedale e ho guardato a quella settimana che avevo davanti come un’occasione perché potessi verificare la mia fede, con il desiderio di vedere come in quei giorni il Mistero mi sarebbe venuto incontro e con il desiderio di fare esperienza del mio rapporto con Lui.
Ho pregato ogni giorno la Madonna e don Giussani, e sono stata davanti a quello che succedeva con tutta me stessa, con il mio dolore, con tutti i miei desideri e le mie domande senza perdermi nulla e chiedendo a Cristo di farmi vedere che Lui vince su tutto. E inaspettatamente è stato per me possibile guardare e amare tutto: mio figlio che faceva gli esami, la carne sofferente dei bambini che stavano con noi e il dolore delle loro madri. È successo quasi un paradosso: ho fatto tanta fatica, la diagnosi che ci è stata fatta è stata peggiore di quello che ci aspettassimo, ho visto ogni giorno il dolore innocente, eppure ho vissuto una pienezza e una felicità inimmaginabili e questo perché ho chiesto in modo radicale il rapporto con Cristo, in ogni cosa che facevo. Mi sono accorta che più della faccia di mio figlio e delle persone che amo, più della loro e della mia salute io desidero Cristo e che solo nel rapporto con Lui è possibile tutta quella soddisfazione affettiva che cerco. Posso dire di aver fatto esperienza perché sono ancora più certa che solo Cristo riempie il cuore, nient’altro, nessun affetto umano e nessuna salute, e che tutto può essere amato solo se è segno di Lui. Tornata a casa, è cambiato tutto, la realtà era trasfigurata: è cambiato il rapporto con mio marito, con l’altro mio figlio e con chi incontravo.


Ti vogliamo bene anche noi. Saluta tutti.

Annamaria e Costante

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