Ritro Fraternità e incontro zoom

 

Pollone 8 marzo 2021

Il Ritiro di Quaresima e l’incontro zoom della combriccola (non avevo voglia di collegarmi, dopo il Ritiro e la Messa) sono stati davvero utili per me. Le cose che mi hanno colpito di più - mia moglie mi chiede sempre questo dato sintetico - sono state:

1)     La bambina di 10/11 anni che si “accorge” delle persone con le quali “fa fatica” perché l’esperienza di una cosa bella le ha aperto lo sguardo. Io a 66 anni – dopo aver visto migliaia di robe belle - sono ancora bloccato a “mi corrisponde o no”. Mi ricordo che nella “Regola” di San Benedetto c’è un punto in cui dice (all’incirca): ascoltare sempre attentamente anche i monaci più giovani, perché non sappiamo attraverso chi parla il Signore.  

2)     Il Michele che “a sorpresa” (mi è parso anche per lui stesso…) ha definito il rapporto di tutti con la realtà “da menomati”. A pensarci – anche per come l’ha introdotto con quella serie di esempi e con il “5” tra Figlio e Padre (sei sempre stato il genio degli esempi…) - è stupefacente. Mi ricordo un pomeriggio di dicembre (il giorno dopo era prevista neve e c’era urgenza), diversi anni fa, siamo andati in un alpeggio: un architetto, un ingegnere, un agronomo, a misurare e studiare per costruire un “locale latte”. UN LOCALE LATTE (!!), una stanza massimo 4 x 4 m con dentro 2 ciaraffe, per un alpeggio neanche tanto importante... Avevamo fatto una fatica bestia a inquadrare la vicenda e, forse, non ci eravamo nemmeno riusciti. Tornando, il sole stava tramontando in mezzo alle montagne e si vedeva dall’alto la pianura e la Serra illuminate da una luce spettacolare, mi ero sentito piccolo-piccolo in mezzo a tanta grandiosità fatta da un Altro. E’ stata un’esperienza sorprendente: me la ricordo ancora adesso… Per il resto del tempo sono “menomato”.

3)     Dopo le parole della Isa, che sottolineava il messaggio della sua amica, dicendo di avere sempre bisogno di conferme e di tenerezza, il Michele ha detto (almeno ho capito così) che correre dietro a conferme come queste è faticoso e distraente, perché il Signore ha una tenerezza e un amore infinito per ognuno di quelli che ha creato, e questo dovrebbe bastare. Anche io sono come la Isabella, e, credo, anche tutti gli altri, dentro e fuori il gruppetto. Come possiamo aiutarci a fare esperienza della bastevolezza (non so se è italiano…) dell’infinito amore di Cristo?

 Kostik

 

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