Prima lettera a Yulia

Pollone 16 febbraio 1998

Cara Yulia,

se il Signore vorra’ questa estate starai un mese con noi: ti aspettiamo.
Vediamo di fare le presentazioni: noi siamo quattro e, di cognome, ci chiamiamo Giacobbe. Il piu’ vecchio di tutti e’ il papa’ , si chiama Costante, ha 43 anni, e’ piuttosto grasso e bruttino; si occupa di un ufficio per lo sviluppo dell’agricoltura e delle foreste. Poi c’e’ la mamma Annamaria che ha 11 anni meno del papa’ ed e’ ancora giovane e carina, di mestiere aiuta suo papa’ e sua mamma - i nostri nonni - che allevano mucche bianche e rosse: le vedrai. Valeria e’ la piu’ grande dei bambini. Ha 1 anno piu’ di te e fa la quarta classe del primo ciclo, e’ un po’ testona ma simpatica: a lei piacciono molto i bambini e si diverte quando vengono a trovarci i nostri amici (per fortuna ne abbiamo tanti), che hanno figli piccoli. In ultimo c’e’ Matteo di 5 anni e mezzo che frequenta la scuola materna: e’ un terremoto permanente ma fa ridere tutti ed e’ espansivo e coccolone.

Il nostro paese si chiama Pollone, ha 2200 abitanti e dista 7 km dal capoluogo di provincia. E’ in mezzo al verde e alle montagne, alte fino a 2600 m. Ci dicono che voi bambini bielorussi, abituati alla pianura, restate sempre molto colpiti dalla vista dei monti. Ci auguriamo che piacciano anche a te.

A Pollone ci sara’ un’altra bambina che viene da Rovenskaya Sloboda, vedremo di tenere un poco i contatti con lei per non farti sentire troppo la mancanza di casa tua.

A proposito di casa. La nostra e’ diversa da quasi tutte quelle del paese: e’ di legno. Forse per te non sara’ una grande novita’ ma noi siamo molto contenti della nostra scelta. Il tuo letto sara’ nella camera della Valeria. Le altre camere della casa sono occupate: una dal papa’ e dalla mamma, una dal Matteo, poi c’e’ una cucina, un soggiorno grande che contiene anche la zona pranzo, un piccolo corridoio e un bagno. Al piano di sotto c’e’ il garage delle automobili e il deposito delle cose che sembrano non servire ma delle quali non si puo’ fare a meno. Fuori c’e’ un grande, grandissimo prato, non ci sono recinzioni.

Un’ultima cosa. Biella, il capoluogo della provincia, ha diverse caratteristiche, una di queste e’ il grande numero e la qualita’ dei gelatai: quindi gelato a volonta’.

Se puoi rispondici presto e parlaci di te, della tua famiglia e del tuo paese.

Ti abbracciamo: Matteo, Valeria, Annamaria, Costante.

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