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Visualizzazione dei post da settembre, 2017

Lettera a sposa

Cara A, una lettera è il mio modestissimo pensiero. Prendo l'occasione per dirti (senza pretesa) come affronto la realtà – quindi anche il matrimonio -, con la presunzione che possa interessarti e, magari, servire anche a te. Un giorno, alla macchina del caffè, qualcuno ha detto che la scelta di destra era riservata al prodotto “equo-solidale”. Ti sei rivolta a me dicendo che avrei dovuto consumare quello: sono rimasto molto colpito, ma non ho capito perchè. Ci ho pensato. Forse perchè sai che sono cattolico “impegnato”? Questi dovrebbero avere una particolare sensibilità per queste cose. Io, di sicuro, non ce l'ho. Ho ripensato alla mia storia, a quanto mi convince, mi sono venute alla mente 2 “parabole”. Nessuna delle due è farina del mio sacco, le ho sentite in modi e tempi diversi e cerco di coniugarle. La prima è quella del neonato che finisce in un'isola deserta. In qualche modo sopravvive e diventa adolescente: si ricorda solo di aver conosciuto l

Ci vediamo in paradiso

Al Presidente Unione Valle Elvo Riccardo Lunardon Graglia 11 marzo 2016 « Una generazione che deprime la generazione precedente, che non riesce a vederne le grandezze e il significato necessario, non può che essere meschina e senza fiducia in se stessa… Nella svalutazione del passato è implicita una giustificazione della nullità del presente» (A.Gramsci, Quaderni, XXVIII). Dal 1° settembre 1981, per 34 anni e 4 mesi, sono stato – nel bene e nel male – l’agronomo della Comunita’ Montana: e’ stato un grandissimo onore. Ho svariati difetti – spero, nel tempo, si siano addolciti – pero’ una cosa non ho (quasi) mai fatto: non ho svilito le generazioni precedenti, anche quelle che ancora vivono. Nei momenti di contemplazione, ho guardato gli alpeggi, i boschi, i prati, le masere, anche le strade e i ponti della Valle Elvo e della Serra e ho pensato alle generazioni che li hanno costruiti. Quante lacrime, sudore, sangue, soddisfazioni, vite, sono costati. Ho sempre

Curriculum vitae semiserio

Verso la fine di ottobre 2015, per il mio passaggio lavorativo alla Regione Piemonte - Direzione Agricoltura, mi è stato chiesto di scrivere un curriculum con la mia storia professionale e le mie aspettative. E' uscito quest o. Spett. Regione Piemonte dott. cancellato per privacy Corso Stati Uniti 21 10128 TORINO Graglia (BI) 30 ottobre 2015 Presentazione del tecnico CATA Dati generali Nome: Costante Cognome: Giacobbe Luogo di nascita: Biella Data di nascita: 11 ott 1954, eta’ anni 61 Indirizzo residenza: Regione Pratibei 9, 13814 Pollone (BI) Titolo di studio: Laurea scienze agrarie (ordinamento “vecchio”), indirizzo “zootecnia” - Universita’ di Firenze Voto di laurea: 105/110 Relatore: dott. prof. Giancarlo GERI Abilitazione alla libera professione di “dottore agronomo” conseguita presso l’Università degli Studi di Torino. Esperienze lavorative precedenti: operaio agricolo in azienda frutticola (1980); insegnante matematica

Piedi d'argilla

Il mio vicino di casa si chiama Gigi (come don Giussani!), lavora alla Malpensa: quando arriva un aereo glielo mettono in mano (!!), lui fa quello che deve e lo restituisce, pronto per partire... E' l'idolo delle signore qui attorno: va poco in giro, se non lavora sta a casa e si occupa della villetta e del giardino.  Come si fa a competere con uno che ha messo da solo la rete metallica tutto intorno alla proprietà (non pensate sia piccola e il terreno non è nemmeno in piano...); ha fatto l'impianto di irrigazione “a goccia” per tutti i vasi della moglie; ha costruito una scala nel terreno per non scivolare sul ripido, sta mettendo insieme un cordolo di cemento   per delimitare il parcheggio... e tutto questo solo negli ultimi mesi e senza contare i Boeing... Il Gigi è il dramma dei maschi locali, quelli che ne inventano di tutti i colori pur di non stare a casa... Quelli che, ogni settimana, devono confrontarsi con “il mito”. Con la moglie che sempre sottol

Basta la salute? 4

La moglie. Domenica 2 ottobre si sveglia, dopo una notte in cui aveva dormito benissimo,   va verso il bagno e sente che “sbanda”, si guarda allo specchio e… vede tutto doppio. Andiamo al Pronto soccorso. Fortunatamente non c’era nessuno (h 6.20 ca), parlano subito di una lieve ischemia, fanno molti esami compreso la TAC. Bivacchiamo nel corridoio aspettando il neurologo, anche se, aumma aumma, ci avevano detto che era tutto in ordine. Nel pomeriggio fa la visita neurologica e viene rassicurata: nessuna massa nel cervello, nessuna ischemia, forse solo un problema oftalmico: la visita lunedì mattina. Eravamo molto sollevati. Lunedì, accompagnata, va a fare la visita dall’oculista. Tutto a posto, anzi, 10/10 da entrambi gli occhi, ma… vede sempre confuso, si muove a fatica e naturalmente non guida. Le dicono “forse la tiroide”, così nei giorni successivi è tornata in ospedale per approfondire. Nel frattempo gli amici si scaldano: telefona uno che fa il medico nucleare nel Ve